« Fino al liceo io non ero affatto un santo, nè una persona perbene: falso, ipocrita e doppiogiochista. Mi salvavo per via della mia posizione familiare e per i miei modi di fare.
La mia famiglia vanta cinque generazioni di [...]. Mio padre è il successore diretto, ed essendo suo figlio, sono il prossimo capofamiglia. Ma uno come me poteva mai fare [...]? Nah, assolutamente.
Però dovevo farlo. Per forza.
Quindi ero costantemente in guerra con mio padre.
[...] arrivò il giorno dell'arruolamento.
Sapevo che adatto o meno, io sarei entrato comunque, DOVEVO entrare; quindi non importa: se volente o nolente io ci sarei entrato, stop.
Però iniziai ad avere dei dubbi: "e se non fossi capace?" "e se non valessi?" "e se facessi delle stronzate mettendo in pericolo altri?". Questi erano, e ti posso garantire anche adesso, i miei dubbi.
Allora chiesi a mio padre se "fossi degno di indossare la divisa".
Mi disse che provare dubbi era già sintomo di cambiamento: se provi dubbi, ti metti in discussione.
Quindi sai discernere cosa fare e cosa non fare, il bene ed il male.
L'unico modo per vedere se gira o non gira, è provare. C'è la scuola, l'addestramento, c'è tempo per capire ed imparare, Ammit.
Provi dubbi ed hai confusione? ottimo, anzi, perfetto.
Significa che hai la stoffa per andare avanti. »
Ferrea Virgo Community Member 
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